La Sala Santa Rita

La Chiesa di Santa Rita da Cascia, sorta nei pressi della scalinata dell’Aracoeli sul luogo della medievale chiesa di “S. Biagio de Mercato” o “de Mercatello”, è una chiesa barocca a pianta ottagonale sita di fronte al Teatro di Marcello.

Fu realizzata intorno al 1653 su progetto dall’architetto Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici per una percezione diagonale anziché frontale. La dedicazione a Santa Rita, suora agostiniana di Cascia morta nel 1447, si deve alla diffusione del suo culto a Roma dopo la beatificazione avvenuta nel 1627, e all’insediamento nel 1655 del sodalizio dei Casciani nella chiesa di San Biagio. 

Sotto Papa Alessandro VII Chigi (1655-1667) l’edificio divenne sede di una confraternita denominata della “S. Spina della Corona di Nostro Signore Gesù Cristo”, che la lasciò nel 1904.

Nel 1928, durante i lavori per la costruzione del Vittoriano, la piccola chiesa venne smontata e, superato il progetto di Giovannoni di ricostruirla ai piedi del Campidoglio, solo nel 1937-40 fu ricostruita nello spazio attuale, dopo la sistemazione e “liberazione” del Teatro di Marcello (dal 1926 in poi) e la distruzione della piazza Montanara.

 

A seguito della ricostruzione la chiesa si mostrava isolata con il fianco sinistro scoperto, integrato poi ripetendo gli elementi architettonici della facciata. Questa mantiene l’aspetto originario su due ordini di paraste corinzie raccordati dai monti, alludenti lo stemma Chigi, posti agli angoli, al posto delle più tradizionali volute.

L’ordine inferiore presenta tre arcate cieche con archi prospettici, quello superiore, con frontone, presenta arcate dello stesso tipo, di cui una centrale e due angolari.

L’interno è a pianta ottagonale preceduta da un piccolo atrio fiancheggiato da due vani rettangolari. La volta a botte lunettata con cornici in stucco e le paraste corinzie alle pareti ne rifiniscono le superfici.

L’esterno del complesso religioso venne, dopo la ricostruzione, totalmente restaurato durante l’Anno Santo del 1950.

 

Nel 1952 l’edificio fu affidato alla congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza fondata da Don Orione, ed infine, nel 1990, tornò nel patrimonio disponibile del Comune di Roma e venne utilizzato per mostre ed eventi culturali fino alla chiusura nel 2001 per opere di restauro e consolidamento.

 

Dal 1999 a metà 2003 il complesso monumentale dell’ex Chiesa di Santa Rita è stato oggetto di lavori di manutenzione. Tali lavori hanno riguardato i prospetti esterni, la sala a pian terreno e gli ambienti superiori.

 

Dal 2004 la Sala è un suggestivo spazio polifunzionale dedicato all’arte contemporanea, che ospita mostre site specific, in cui gli artisti dialogano con la seducente architettura di Carlo Fontana dando vita a progetti che ne valorizzano l’originale struttura, ma anche installazioni sonore, performance, concerti, dibattiti sull’arte e la cultura in generale.

 

A 20 mesi dall’ultima esposizione, la struttura riapre al pubblico con un programma innovativo e continuativo che prende il via da luglio per proseguire fino a dicembre 2021, con una serie di interventi di arte contemporanea scelti attraverso apposito bando. Le linee di programmazione seguono i criteri della qualità artistica e culturale, con una particolare attenzione ai giovani talenti, e della funzionalità alla valorizzazione dello spazio stesso.

Il progetto è stato fortemente voluto dall’Assessora alla Crescita culturale, Lorenza Fruci ed è stato affidato nell’ambito del contratto di servizio dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale all'Azienda Speciale Palaexpo, che ne cura la realizzazione in coerenza delle funzioni del Polo dell'arte e della cultura contemporanea.

  

Nel 2022 la Sala Santa Rita torna al Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale.

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Sono stati selezionati i 12 progetti vincitori “Bando di selezione Sala Santa Rita 2021” 
 
 
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Sala Santa Rita,
via Montanara 8 (Piazza Campitelli),
00168 Roma
 
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